Via XXV Aprile – Moniga del Garda

La richiesta del comune era di abbellire in modo originale una delle vie principali di ingresso al paese.

Con l’agronomo paesaggista Simone Montani ho organizzato un sopralluogo per visionare il contesto. Il progetto ha interessato una serie di aiuole, per una lunghezza di 400 m. e una larghezza di 2,50 m, che separano il percorso pedonale dalla carreggiata dove transitano per lo più automobili a media velocità.

La prima esigenza progettuale era quindi di generare un disegno della vegetazione leggibile e che desse una sensazione di uniformità lungo tutto il tratto interessato anche se osservato in velocità. L’elemento macroscopico che ha generato un effetto rilevante per la lettura della sequenza ritmica è stato il filare di tigli piantato a sesto regolare, come i lampioni d’illuminazione già presenti.

Da questa necessità di ritmicità è nata l’idea di generare un modulo d’impianto geometrico, di circa 10 m di lunghezza, che si ripetesse in maniera regolare fino al termine delle aiuole.

Osservando in prospettiva la fascia di vegetazione, spiccano la verticalità degli alberi e dei lampioni d’illuminazione, effetto richiamato dal portamento colonnare della Calamagrostis x acutifloraKarl Foester, come elemento “alto”, dalle fasce di colore della Verbena bonariensis e Perovskiaatriplicifolia Blue Spire, come elementi “medi”,e della Salvia nemorosa Caradonna, come elemento “basso”. Per interrompere questo portamento verticale a candela, delle fioriture e per accentuare il ritmo del modulo, abbiamo utilizzato del Senecio vira vira, pianta a portamento globoso e colorazione grigio-luminoso.

La densità d’impianto, definita dal rapporto tra la superficie (circa 1.000 mq) e la disponibilità economica, è stata di una pianta per mq; altra imperativa richiesta: lunghe fioriture estive, essendo Moniga del Garda una paese turistico molto frequentato. Sull’intera superficie delle aiuole, per eliminare le scerbature, è stato posato del telo pacciamante filtrante, ricoperto da circa 2/3 centimetri di ghiaia di cava della zona. L’impianto di irrigazione a goccia è stato utilizzato per i primi due anni al fine di garantire l’attecchimento delle alberature e successivamente non più utilizzato.

La manutenzione si è ridotta ad un unico taglio della vegetazione secca a fine inverno.

Anche in questo piccolo progetto si nota che a distanza di cinque anni dalla realizzazione si ha una scenografia di ottimo impatto ed una buona persistenza, frutto di una collaborazione professionale tra paesaggista e consulente progettuale, con una pianta per mq, senza irrigazione e un solo intervento manutentivo: un eccellente esempio di realizzazione per un committente pubblico.

LUOGO
Moniga del Garda

 

PROGETTISTA
Dott. Agr. Simone Montani

 

CONSULENTE BOTANICO
Valter Angeli

 

DATA
maggio 2012